n.425 - venerdì 6 ottobre 2000 - XXI anno rotariano

La visita
del Governatore

Come già sapete, lo scorso venerdì il nostro Governatore è venuto in visita al Club.
Come da protocollo, nel corso del pomeriggio si è trovato col Presidente ed il Segretario che gli hanno esposto la situazione del Club: numero di soci, assiduità, copertura delle classifiche, anzianità... ricevendone in cambio consigli preziosi e utili raccomandazioni.
Si è poi incontrato con i presidenti delle Commissioni che gli hanno esposto i loro programmi (che avete letto nello scorso numero) e, in ultimo, con i nuovi soci con i quali si è intrattenuto a lungo.
Infine, la conviviale (per fortuna frequentata da un buon numero di soci). Breve il suo intervento ma, al solito, decisamente concreto, con il quale ha raccomandato la crescita del club con immissione di soci giovani e di donne con molta attenzione, però, alla qualità dei soggetti.
Il Rotary italiano, secondo il suo pensiero condiviso da tutti i presenti, non deve, non può perdere la sua caratteristica di club di elite come invece, in altre parti del mondo, sta perdendo.
Riccomagno, come ci avevano già avvertito, si è mostrato molto frugale e ben presto si è alzato dal suo tavolo per visitare tutti gli altri intrattenendosi a lungo con i soci, prima di procedere allo scambio dei gagliardetti.

 

Vi ricordiamo che il nostro sito è attivo. Abituatevi a visitarlo: sarà spesso aggiornato. Quando ci siete fate clic sul bottone "E-mail" e spediteci una lettera anche se non avete niente da dirci: avremo così il vostro indirizzo sicuramente senza errori. Grazie.

Fabbrica di luce

Ricorderete senz'altro l'associazione per la quale il nostro Club si impegnò sotto la presidenza di Manuel Guerra con l'attività del socio Enrico Orofino.
Adesso Fabbrica di Luce, che è ormai da tempo attiva nei locali della Mediateca Regionale Toscana, ha una sua pagina sul suo sito rinvenibile allí indirizzo web: http://saudade.alfea.it/mrt/progetti.html e, da qui, cliccando su: didattica e disagio sociale.
Vi troverete informazioni e foto dellíattività dell' Associazione (inclusi quelli relativi al contributo del nostro Club).
Tra l'altro è bene sapere che Fabbrica di Luce sta cercando volontari che diano la loro disponibilità a recarsi in Mediateca per presentare i programmi software ad insegnanti e genitori, previo appuntamento.

La mia esperienza al Rotary Camp di Nigde in Turchia

Il figlio di un nostro socio ci racconta la sua estate

Nella passata estate ho avuto la fortuna di partecipare ad un camp rotariano organizzato in collaborazione con il Rotary club di Nigde, in Turchia.
Il viaggio è stato organizzato da mio padre, rotariano del Club Firenze Ovest, il quale mi ha più volte raccontato che ciò è stato possibile grazie allíaiuto e ai consigli di amici interni al suo club (tra i quali, in particolare, Giancarlo Moretti) e ad altri a livello distrettuale (Vittorio Arniani, Carlo Malaguti e soprattutto Sergio Giani) e nazionale (Lanza).

Il Viaggio
I viaggi di andata e ritorno, avvenuti rispettivamente il giorno primo luglio e quindici del suddetto mese non hanno comportato alcun problema: un po' di attesa durante le coincidenze ad Istanbul, ma niente di più.
Buone entrambe le compagnie di viaggio: infatti sia i voli con Alitalia che quelli con Turkish Airline (da Istanbul a Nigde, in Cappadocia) si sono rivelati tranquilli e confortevoli.
Ho trovato molto gentili e disponibili tutte le persone alle quali ho chiesto indicazioni, soprattutto a Istanbul ove essendo molto grande líaeroporto è alquanto facile perdersi.
Gentilissima è stata infine la famiglia di cui ero ospite nellíaccogliermi al mio arrivo a Kaisery e nellíavvisare precedentemente un proprio parente che lavorava allíaeroporto di Istanbul affinché mi aiutasse a prendere il volo per Kaisery (è stato pur sempre il mio primo viaggio allíestero da solo, e si sa come siano ìpreoccupatiî i propri genitori...).

La Famiglia ospitante
Mi sono trovato molto bene anche nella famiglia di cui sono stato ospite.
La famiglia era composta da tre persone:
- un ragazzino di 14 anni, Gokhan, con il quale mi sono trovato piuttosto bene e che mi ha aiutato molto soprattutto nei rapporti con gli abitanti del posto che il più delle volte non conoscevano líinglese.
- Il padre, Naci, un ingegnere che in quel periodo era impegnato alla costruzione di una scuola, si è rivelato un uomo molto spiritoso e socievole col quale mi sono soffermato molto a parlare dellíItalia e della cultura in Turchia forse più che con Gokhan stesso.
- La madre, Hurryet, una donna molto simpatica, non parlava molto bene líinglese ma siamo riusciti senzíaltro a capirci bene nonostante tutto; inoltre si è rivelata una donna eccezionalmente brava in cucina.
Sono stati sempre molto cordiali e disponibili non facendomi mai mancare nulla e preoccupandosi sempre di farmi stare bene.
Mi hanno davvero fatto sentire come a casa mia!

Il Gruppo
Naturalmente non ero solo: altri ragazzi e ragazze di altre parti díEuropa erano là con me:cíerano, infatti oltre ad alcuni ragazzi e ragazze turchi, uno Spagnolo, simpaticissimo, una ragazza ungherese ed una olandese.
Nessun problema per la lingua: eravamo più o meno tutti sullo stesso livello di Inglese ed era perciò molto semplice capirsi.
Mi sono trovato molto bene con loro, cosa che non pensavo assolutamente alla vigilia.

Le Usanze
La gente era molto simile a quella europea, ma spesso ho rilevato aspetti di quella gentilezza e cortesia che si sta ormai perdendo da noi.
Logicamente, però, ìpaese che vai usanze che troviî. Mi sono, infatti, confrontato con abitudini che sono diverse dalle nostre e con usanze che magari possono sembrare solo divertenti allíinizio ma che poi sottolineano la grande cultura di questo popolo: dallíattenzione per le pratiche religiose ad una ospitalità di grande respiro.
A questíultimo proposito voglio raccontare un episodio che mi pare significativo: alla partenza dallíItalia, mio padre mi aveva dato alcuni regali per la famiglia ospitante (oltre ad alcuni gagliardetti del Rotary Club Firenze Ovest da scambiare e lasciare in regalo).
Ebbene: sono tornato con la valigia piena di regalini dellíIng. Naci per mio padre e per la mia famiglia.
In sintesi: molti cibi particolari, grandi bazar in tutte le città e il modo di vestirsi delle donne rendevano líambiente molto suggestivo. Il tutto condito da molti ìinternet cafeî dove abbiamo passato momenti divertenti iniziando a scambiarci indirizzi E-mail che ancor oggi sono molto utilizzati.

La Vacanza
La vacanza si è svolta secondo il programma previsto.
La prima settimana siamo stati fermi in una località marittima chiamata Mersin.
Anche se il mare non era certamente dei migliori líambiente che abbiamo respirato è stato fantastico: le persone erano ovunque molto cordiali e sicuramente il fatto di stare insieme per tutta la prima settimana è stato sicuramente positivo per fare conoscenza.
Durante la seconda settimana abbiamo visitato la Cappadocia, e, in particolare:
- i principali monumenti e musei di Nigde (la città in cui vivevano Gokhan e la sua famiglia),
- abbiamo fatto un picnic a Camardi dove abbiamo mangiato un pesce davvero ottimo.
- siamo stati a Guzelyurt e a Aksaray, pittoresca città.
La cosa più suggestiva è stata sicuramente il paesaggio della Cappadocia, una zona formata da bacini di erosione, appartenenti ad un antico tavolato, il cui suolo è costituito da tufo vulcanico assai tenero.
Líazione disgregatrice degli agenti atmosferici ha dato luogo a formazioni geologiche assai particolari, creando nei fondovalle colonne, coni, torri, piramidi e guglie alti fino a trenta metri.

Il Rotary
Il camp è stato anche líoccasione per capire meglio lo spirito del Rotary; oltre a quanto già detto circa líattenzione e líospitalità nei miei confronti, sono stato al centro dellíattenzione durante una cena organizzata dal Rotary Club di Nigde.
In quellíoccasione ho potuto scambiare il gagliardetto del Rotary Club Firenze Ovest con quello del Rotary Club di Nigde
Sono, quindi, grato al Rotary per avermi dato questa opportunità e invito tutti i membri dei club a consigliare ai propri figli e a quelli di amici di provare questa stupenda esperienza formativa sotto il profilo umano e culturale.

Stefano Orofino

 

 

Note per non dimenticare

Vi ricordiamo il concerto del 28 ottobre. I biglietti li ha la sig.a Covino:impegnamoci a venderli!