Questo Concerto, o meglio, quest'intrattenimento (come ha voluto
chiamarlo l'organista) con l’esecuzione e l’ascolto di musiche
d’organo, è riuscito a farci gustare in pieno la ricchezza
e la varietà fonica del Grande Organo Monumentale della Verna,
e nel contempo a farci apprezzare latecnica e la sensibilità
interpretativa di padre Federico Cornacchini.
Prima di tutto, l’Organo: 4 Tastiere, 96 Registri Reali, circa
6.000 canne, e una Pedaliera completa di 32 pedali. Davvero un Organo
sontuoso.
Poi il programma e l'esecuzione: una lezione sulle sonorità e
sulla varietà timbrica della musica per organo e sulla evoluzione
nel tempo che la composizione organistica ha avuto. Da Bach, Lebègue,
Krieger e Walter a Refice attraverso Tartini e Caudana.
Una scelta sapientissima ed un'esecuzione entusiasmante, commovente;
un'appasionata e appassionante "lezione" che ha ben messo
in risalto non solo la qualità dello strumento, ma anche, e soprattutto,
le straordinarie doti interpretative di padre Cornacchini.
Infine,
il luogo: capace di grandi suggestioni, suggeritore di quiete e riflessione
col pensiero che corre subito a Francesco, alla sua fede, alla sua poesia.
Il luogo più adatto per quella grande musica.